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Sov-Help: la ricarica last second per le auto elettriche

Combattere l’inquinamento senza rinunciare alla comodità di un mezzo di trasporto è possibile ormai da tempo grazie alle auto elettriche. Ma in molti rinunciano a questa possibilità per paura di rimanere bloccati per strada a causa dello scaricarsi improvviso della batteria. Se con una macchina normale, infatti, possiamo sempre raggiungere il benzinaio più vicino e rimediare con una tanica di carburante, è decisamente più difficile portare l’energia al nostro veicolo scarico.

Per far fronte a questo problema arriva Sov-Help, una speciale colonnina viaggiante in grado di ricaricare l’auto in quindici minuti, per consentirle di avere autonomia fino alla prima stazione di ricarica.

L’iniziativa porta la firma dell’associazione ambientalista Class Onlus che, con il contributo di Fondazione Cariplo, Cobat (Consorzio Nazionale Raccolta e Riciclo) e della società delle Ferrovie Nord, SEMS, ha ideato questo utile strumento volto a incentivare l’acquisto delle auto elettriche da parte di chi finora era scettico all’idea proprio a causa di questi possibili imprevisti.

Sov-Help, la cui sperimentazione era partita già nel maggio del 2015, è stata presentata nei giorni scorsi a Milano a margine di “E_mob – Conferenza Nazionale sulla Mobilità Elettrica” della quale l’Associazione Class Onlus è promotrice.

«Una delle preoccupazioni che c’è ancora nell’acquisto del veicolo elettrico è quella di rimanere per strada», ha spiegato il presidente di Class Onlus Camillo Piazza. «E allora insieme a Cobat e alla Fondazione Cariplo abbiamo inventato, con un’impresa italiana, un sistema unico al mondo».

Ma come funziona Sov-Help?

Gli utenti di qualsiasi veicolo elettrico possono chiamare il numero verde 0227201315 e l’Associazione, per il momento per la sola regione Lombardia, provvede ad andare in soccorso con un’auto dotata di 7,5 kilowatt di batterie che alimentano un sistema di ricarica dando all’auto una carica sufficiente per arrivare almeno alla più vicina colonnina. Dopo un quarto d’ora al massimo, la macchina elettrica scarica può fare almeno 8 chilometri.

«Questo progetto», aveva sottolineato ai tempi della sperimentazione Sonia Cantoni, membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Cariplo con delega all’Ambiente, «è funzionale a una mobilità più sostenibile; il nostro auspicio, come Fondazione fortemente impegnata sui vari fronti dell’innovazione sociale, è che il consumatore sia incentivato a modificare le proprie abitudini, a scegliere un’auto elettrica o, meglio ancora, ad utilizzarla in modo condiviso. E che il mondo delle imprese legate all’auto veda in questa soluzione l’opportunità per offrire un servizio più “amichevole” ai propri clienti».

 

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