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Da questo articolo inizia la mia collaborazione con Felicità Pubblica. Mi occupo da sedici anni di fundraising, non sono certo bravo a scrivere, ma farò del mio meglio. Ho pensato di proporre dei brevi articoli con idee e suggerimenti pratici sul fundraising e sul people raising. Ecco il primo.
Un conto è parlare di raccolta fondi e uno di fundraising. Sono lontani parenti, non fratello e sorella e non sono nemmeno la stessa cosa. Non è corretto tradurre la parola fundraising con raccolta fondi. Il fundraising prevede un insieme di principi, tecniche e strategie che non hanno niente a che fare con la raccolta fondi.
Le tecniche per raccogliere fondi sono numerose. Una di queste è l’organizzazione di eventi. Se vogliamo organizzare un evento utilizzando il fundraising, dobbiamo però chiarire alcune cose.
Come fundraiser, ho sempre pensato, e negli anni me ne sono convinto, che la buona riuscita di un evento sia data principalmente da tre fattori: i fondi raccolti, le relazioni attivate (con l’accrescimento della rete) e il lavoro di squadra. A margine, aggiungerei la possibilità di ripetere l’evento, se ben riuscito (un po’ di lavoro risparmiato per la prossima volta).
In tanti sono convinti che l’unico parametro del successo di un evento sia la raccolta di fondi, ma non è così. Può essere convinto di questo solo chi non conosce il fundraising; ma se l’ente intende davvero utilizzare questo strumento, allora deve considerare molto altro. Un buon contatto, un nuovo donatore, un nuovo volontario valgono molto di più di occasionali 10, 50 o 100 euro! L’accrescimento della rete di sostegno ha un valore inestimabile. L’unico problema è saperla mettere a frutto, cosa che chi pensa solo a raccogliere monete non fa. Una cena senza “censimento” dei presenti non ha senso. Io ho bisogno di dare un seguito al mio lavoro, alle strette di mano, a un brindisi, allo scambio veloce di parole e alla promessa di rivedersi. Non può risolversi tutto solo con musica e pasta con il sugo. Senza conoscere chi ho tra i miei invitati, farei un lavoro a metà.
Per questo il fundraising è molto altro oltre alla raccolta di fondi.
Esperto in fundraising e people raising per organizzazioni Nonprofit ed Enti Pubblici. Nel 2001 fondo il network di consulenti per il Nonprofit Raise the Wind. Sono ideatore del blog tematico www.beafundraiser.it e autore di pubblicazioni sul fundraising e sulle tecniche di direct mail e di ricerche comparative sul fundraising tra cui: “fundraising e people raising per la politica” Italia/Usa/U.K. edizioni 2010, 2013, 2015, 2016, “fundraising e people raising per la sanità” Italia/Usa/U.K. 2012. Sono docente in tecniche di fundraising e dall’anno 2001 ho formato oltre 11.000 operatori appartenenti al Terzo settore. Dal 2010 sono presidente del Centro Studi sul Non Profit. Dal 2013 sono board member di EUConsult, organizzazione europea di consulenti per il Terzo settore con sede ad Amsterdam e responsabile dipartimento fundraising del think tank Competere.eu. Dal 2014 sono partner di CostruiamoConsenso, network di consulenti per la politica, membro del board di EUConsult Italia e Presidente del Comitato Organizzatore del Nonprofit Leadership Forum. Autore, insieme a Marina Ripoli, di “Fundraising e comunicazione per la politica” Rubbettino Editore, 2014.
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