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L’home restaurant – cioè l’attività di ristorazione privata organizzata nell’abitazione dello stesso ristoratore – è una forma di sharing economy sempre più diffusa, tanto che il legislatore ha avvertito l’esigenza di provare a normare la materia. E così la Camera dei Deputati, nella seduta del 17 gennaio 2017, ha approvato il disegno di legge AC-3258, frutto dell’accorpamento di diverse successive proposte.
Precisi limiti dimensionali per evitare indebita concorrenza con la tradizionale attività ristorativa: non più di cinquecento coperti per anno solare e non più di 5.000,00 euro di incassi. Vincoli precisi anche dal punto di vista organizzativo: obbligatorio l’uso di piattaforme digitali sia per le prenotazioni sia per i pagamenti; in altri termini non sarà possibile telefonare direttamente o pagare in contanti.
Contrastanti le valutazioni degli operatori. Secondo Giambattista Scivoletto – amministratore del sito www.bed-and-breakfast.it e fondatore di HomeRestaurant.com – l’obbligo all’uso delle piattaforme digitali scoraggerà lo sviluppo del settore. Soddisfatto, invece, Marcello Fiore, direttore della Federazione Italiana Pubblici Esercizi: “Siamo ampiamente favorevoli all’impegno da parte delle istituzioni a far rispettare le norme a garanzia della salute pubblica, dei diritti dei lavoratori e della trasparenza, mettendo fine, inoltre, ad un’evasione fiscale e contributiva pressoché totale”.
Di seguito il testo integrale del provvedimento, ora trasferito all’esame del Senato.
Disciplina dell’attività di ristorazione in abitazione privata
ART. 1 (Oggetto e finalità)
ART. 2 (Definizioni)
ART. 3 (Obblighi del gestore)
ART. 4 (Ambito di applicazione e svolgimento dell’attività di home restaurant)
ART. 5. (Requisiti degli immobili destinati all’attività di home restaurant)
ART. 6 (Sanzione)
1.La mancanza dei requisiti previsti dalla presente legge per l’esercizio dell’attività di home restaurant comporta il divieto di prosecuzione dell’attività medesima e la sanzione amministrativa prevista dall’articolo 10, comma 1, della legge 25 agosto 1991, n. 287.
ART. 7 (Clausola di invarianza finanziaria)
Sono nato a Pescara il 18 settembre 1955 e vivo a Francavilla al Mare con mia moglie Francesca e i miei figli Camilla e Claudio. Ho una formazione umanistica, acquisita frequentando prima il Liceo Classico G.B. Vico di Chieti e poi l’Università di Padova, dove mi sono laureato in Filosofia con Umberto Curi. Il primo lavoro è stato nella cooperazione: un’esperienza che ha segnato il mio futuro. Lì ho imparato a tenere insieme idealità e imprenditorialità, impegno individuale e dimensione collettiva, profitto e responsabilità. Negli anni seguenti ho diretto un’agenzia di sviluppo locale e promozione imprenditoriale, sono stato dirigente in un ente locale, ho lavorato come consulente anche per importanti aziende globali. Oggi sono presidente di una start up cooperativa: evidentemente i grandi amori tornano di prepotenza, quando meno te lo aspetti. Nel lavoro mi piace condividere progetti, costruire percorsi inediti, fare squadra, veder crescere giovani professionalità. Amo leggere e ascoltare musica, camminare in montagna e, appena possibile, intraprendere un nuovo viaggio.
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