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“Adotta una bici per i rifugiati”: solidarietà, integrazione e sostenibilità

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Roma svela uno dei suoi volti più belli, in grado di coniugare due temi importanti come la solidarietà e la sostenibilità. Stiamo parlando dell’iniziativa “Adotta una bici” dedicata ai richiedenti asilo, resa possibile grazie alla collaborazione di Gazebike, una ciclofficina della Capitale. Le due realtà hanno pensato di cooperare per permettere spostamenti più facili per le vie della città attraverso una raccolta sia di fondi che di bici usate.

All’idea progettuale ha collaborato anche l’associazione culturale Carminella che ha spiegato: «La nostra iniziativa punta a raccogliere fondi con cui poter acquistare bici usate a prezzi simbolici e revisionate personalmente dal nostro meccanico nell’officina al Quadraro; queste bici vengono poi donate ai ragazzi che vivono nel centro di accoglienza “Casale dei Monaci” a Ciampino, vicino Roma, con cui si spostano e vanno a prendere il treno. In qualche modo si inseriscono anche in società».

Effettivamente uno degli aspetti importanti che alludono all’integrazione riguarda proprio la libertà di movimento, quella di visitare e conoscere i luoghi di una città, imparare come raggiungere le zone d’interesse con facilità, senza perdersi nell’intrico di piazze e vie che naturalmente non si conoscono. E ovviamente il modo migliore per far sì che ci si ambienti bene è proprio quello di sperimentare in prima persona i percorsi stradali, meglio ancora se in bicicletta e quindi rispettando i criteri di sostenibilità ambientale.

I cittadini romani hanno risposto con grande solidarietà a questa proposta, così ci sono state persone che hanno donato la loro bici, magari poco utilizzata o dimenticata in garage, per permettere all’iniziativa di decollare e andare avanti. Il 5 novembre scorso, per apportare maggiore sostegno alla buona prassi, è stata organizzata una pedalata con i ragazzi richiedenti asilo fino al parco di Tor Fiscale. Un’altra buona idea che ha trovato un buon riscontro, permettendo ai romani di conoscere meglio lo scopo del progetto. Infatti “Adotta una bici” ha raggiunto il suo obiettivo: è riuscita a raccogliere e rimettere a nuovo moltissime biciclette, regalando un po’ di serenità a persone che ne hanno un gran bisogno.

Nello specifico sono stati 80 i giovani richiedenti asilo a cui è stata donata una bici; provengono dall’Africa subsahariana, stanno imparando la nostra lingua e sono alla ricerca di un lavoro.

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