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Abbiamo incontrato il presidente di Banca Etica Ugo Biggeri per conoscere meglio la prima banca italiana dedicata al risparmio etico. Nel corso dell’intervista abbiamo approfondito con il responsabile dell’Istituto di credito una serie di tematiche: dalla nascita della banca all’identikit di chi la sceglie; dallo stato di salute economico di settori come l’economia civile, il Terzo settore e la cooperazione sociale al libro “Non con i miei soldi” pubblicato nei mesi scorsi; senza tralasciare il boom delle piattaforme di crowdfunding e la collaborazione tra Banca Etica e Produzioni dal basso. Il presidente Biggeri ha, infine, sottolineato come la scelta di una banca per il risparmio etico rappresenti solo un tassello di una scelta di vita responsabile e ha fornito il suo punto di vista sull’elemento più importante per il raggiungimento della felicità pubblica.
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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