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Bambini vittime di violenza: un germoglio di speranza a Ponderano

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Nel nostro Paese negli ultimi anni sono cresciuti gli episodi di violenza a cui hanno assistito, direttamente o indirettamente, i minori. Adulti che si sono resi protagonisti di fronte a 2 bambini su 3 di atti di violenza domestica e, in un caso su quattro, li hanno coinvolti direttamente. Solo nel 2014 sono stati 50.000 i piccoli che hanno subito minacce gravi da parte di padri o partner delle loro madri, in un penoso circuito di forma di ritorsione su queste ultime.

Save the Children, la nota organizzazione che si occupa della tutela dei più indifesi, ha chiamato questo fenomeno “violenza assistita“, volendo indicare con questa espressione la violenza fisica o psicologica della quale i bambini sono vittime dirette o indirette. Per questa ragione, l’organizzazione ha recentemente inaugurato a Ponderano, in provincia di Biella, un polo sperimentale chiamato “I Germogli”, un luogo destinato a bimbi e mamme e studiato per restituire loro tranquillità attraverso un percorso di recupero e sostegno psicologici.

È il presidente di Save the Children Italia, Claudio Tesauro, a spiegare il perché di questa nuova struttura e a porre una seria riflessione sull’argomento: «Nel nostro Paese, purtroppo, si fa ancora troppo poco per contrastare questo fenomeno. Per questo motivo Save the Children ha deciso di impegnarsi in prima linea, con l’avvio del centro “I Germogli”, per supportare le piccole vittime di questa grave forma di violenza: una violenza silenziosa, difficile da raccontare, che lascia ferite all’apparenza poco visibili ma molto profonde».

E, parlando dei preoccupanti numeri, ci informa senza troppi giri di parole: «In Italia siamo di fronte a un aumento preoccupante del numero di violenze domestiche a cui i figli sono esposti: dal 60,3 per cento del 2006, la quota è salita al 65,2 per cento nel 2014».

La nuova struttura di Ponderano è stata studiata quindi con estrema attenzione per favorire l’accoglienza di una comunità in grado di ospitare fino a 6 famiglie mamma-bambino a cui va aggiunto un gruppo appartamento per tre nuclei mamma-bambino tutelati da percorsi di semi-autonomia. Le attività che si svolgono nel nuovo Centro prevedono anzitutto un importante sostegno psicologico, oltre ad attività educative e di laboratorio per lenire gli effetti dei traumi subiti. Una buona prassi collaborativa, resa possibile grazie all’impegno della Daniele Agostino Derossi Foundation che ha di fatto progettato e realizzato la struttura, e al materiale di arredo messo a disposizione di Ikea Italia, oltre al ruolo di gestione della Cooperativa Sociale Esserci.

Raffaella Milano, che è direttore dei programmi Italia-Europa di Save the Children, spiega come sia essenziale intervenire quanto prima su episodi sporadici o di routine di violenza perché le ripercussioni che tali atti rivolti nei confronti delle madri possono risultare catastrofiche anche in un’ottica futura. I bambini sono sottoposti al grave rischio di ripetere i comportamenti violenti a cui assistono, le bambine invece hanno più probabilità di subire passivamente le stesse violenze una volta divenute adulte.

Uno dei punti di forza del centro “I Germogli”, oltre alle attività di recupero, sta nel reinserimento all’interno della vita sociale, con percorsi che mirino a rafforzare non solo le capacità genitoriali ma anche l’autonomia lavorativa. Pertanto, si svolgono corsi di formazione, laboratori che rafforzino la valorizzazione delle competenze – personali, genitoriali, lavorative – e un supporto nella ricerca concreta di un lavoro.

Altro aspetto importante è la presenza, nel centro, di un polo di ricerca e documentazione messo in piedi per elaborare e monitorare i dati sul fenomeno della violenza assistita in Italia, così da poter inquadrare sempre meglio il fenomeno e le sue conseguenze. Infatti, dice Raffaella Milano: «Vogliamo contribuire a diffondere in tutto il Paese la conoscenza e la pratica delle metodologie di intervento più efficaci e innovative rivolte a mamme e bambini, facendo così del centro di Ponderano un polo di eccellenza in Italia per il contrasto alla violenza assistita, con l’obiettivo di promuovere in Italia la crescita costante di una formazione specifica per la prevenzione e la presa in carico delle vittime».

 

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