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Un nuovo progetto dal nome Rotaie verdi sta prendendo corpo a Milano: gli scali ferroviari dismessi ed esattamente quelli di San Cristoforo, Porta Genova e Porta Romana, utilizzando le fasce di rispetto dei binari opportunamente sistemate e collegate tra loro, dovrebbero creare una nuova oasi verde per l’ambiente, dando ossigeno alle parti sud-ovest ed est della città metropolitana e collegandosi con le zone rurali adiacenti all’esterno della città stessa.
Il progetto è stato elaborato dal WWF in collaborazione con il Comune di Milano, con la Rete Ferroviaria Italiana e con la Cooperativa Eliante e nasce proprio per verificare la fattibilità dell’intervento, seguendo l’esempio ben riuscito di altre città come New York, Londra e Parigi.
Chi pensa che Milano sia soltanto una città metropolitana cementificata, sbaglia. Ci sono già parchi e giardini (basti pensare a quelli di via Palestro) che offrono oasi ai milanesi, piste ciclabili, alberi secolari (che spesso, purtroppo, non vengono potati e mantenuti) lungo viali molto ampi, posti al centro degli stessi. Il parco enorme che si creerebbe sarebbe urbano ma caratterizzato da un verde selvatico e cioè libero di crescere, trasformarsi e persino morire in parte, rimanendo però a disposizione dei cittadini milanesi. Che, certamente, accoglieranno con favore questo intervento effettuato, tra l’altro, in zone bellissime e piene di fascino antico.
Non resta che seguire questa iniziativa, nella speranza di trovarsi alla meravigliosa Chiesa di San Cristoforo passando attraverso i prati.
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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