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San Paolo a Ripa d’Arno: una storia da scrivere insieme

L’approfondimento lascia spazio alla campagna di crowdfunding in corso promozione nell’ambito della piattaforma eppela [1], finalizzata al restauro della Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno.

Il progetto è promosso da Unicoop Firenze [2] che ha risposto all’appello dell’Arcidiocesi di Pisa, da tempo impegnata a sostenere iniziative per il recupero o la valorizzazione di spazi urbani o beni artistici del territorio in cui opera, coinvolgendo la comunità perché sia, con essa, parte attiva del cambiamento. La scelta del “finanziamento dal basso” vuole coinvolgere l’intera comunità pisana, per una partecipazione collettiva al restauro di un vero e proprio simbolo cittadino, attraverso una raccolta fondi nata all’insegna della trasparenza.

Unicoop Firenze, dimostrando ancora il legame alle proprie radici, sostiene la campagna di crowdfunding cofinanziando il 50% del budget richiesto, puntando a raccogliere almeno 200 mila euro. Tale cifra servirà alla copertura di parte dei costi necessari al restauro (1 milione di euro circa), la parte restante sarà versata dall’Arcivescovado e da altri soggetti coinvolti.

Abbiamo scelto questa campagna perché rappresenta il simbolo del binomio vincente tradizione/innovazione, storia/digitalizzazione, passato/futuro. Grazie alla raccolta di fondi on line è possibile ripercorrere oltre un millennio di storia.

Dall’idea iniziale di costruzione, sino ai giorni nostri, questo gioiello di arte romanica ha ospitato artisti di ogni genere, figure ecclesiastiche di rilievo, numerose ristrutturazioni. Dal 1032 quello che si erge nell’omonima piazza è molto di più di un semplice edificio religioso, è un punto di riferimento per tutti i critici d’arte, un affascinante luogo di ritrovo di pisani e non, un patrimonio unico nel proprio genere che non ha nulla da invidiare alla più conosciuta torre pendente.

Da Giovanni Pisano, passando a Buonamico Buffalmacco, sino al genio di Turino Vanni, la Chiesa di San Paolo a Ripa d’Arno costituisce un crocevia di culture, una miscellanea di linguaggi, primi fra tutti quello bizantino e quello islamico. Ogni singolo mattone e ogni pennellata da cui nascono le opere in essa conservate raccontano leggende che si arricchiscono di particolari con il passare dei secoli, storie e aneddoti misteriosi, momenti più o meno recenti che hanno scritto la storia, una storia che non conosce un finale, ma un futuro da scrivere insieme.

A oggi sono stati raccolti oltre 69.000,00 euro e mancano ancora 34 giorni per raggiugere il GOAL. I fondi verranno impiegati per il:

L’iniziativa Sostieni San Paolo ha avuto inizio, su diversi supporti offline, lo scorso aprile, coinvolgendo soci o semplici cittadini nel recupero di un bene inestimabile per tutto il territorio. Ora, con il crowdfunding, i sostenitori avranno dei motivi in più per partecipare alla raccolta fondi: ricompense appetibili, “Made in Pisa”, volte alla promozione valorizzazione e riscoperta del territorio pisano. Dalla possibilità di veder comparire il proprio nome sul registro dei donatori che sarà esposto nella chiesa, sino a visite guidate della struttura, passando per tour inediti della città di Pisa con degustazione di prodotti tipici o, ancora, sarà possibile ricevere una riproduzione fotografica artistica del “Duomo Vecchio”, realizzata da un rinomato artista pisano.

Con Sostieni San Paolo è possibile, insieme, regalare alla chiesa una nuova e meravigliosa pagina di storia.

Condividiamo pienamente quanto affermato da Claudio Vanni, responsabile relazioni esterne di Unicoop Firenze. «Viviamo un epoca in cui le persone sono chiamate a essere ‘consumatrici’ della cultura, noi vogliamo trasformarle in cittadini ‘attivi e consapevoli’ della bellezza italiana» e della felicità pubblica, aggiungiamo noi!

Position Paper “L’equity crowdfunding: analisi sintetica della normativa e aspetti operativi” [3]
La costituzione della startup innovativa con firma digitale [4]