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Scadenza: 16 giugno 2017.
Il secondo avviso pubblico del Fondo Interprofessionale è denominato “Formazione a sostegno dell’innovazione tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti” e promuove la formazione continua dei quadri, degli impiegati e degli operai nelle imprese aderenti a Fondimpresa.
SCHEDA Avviso n. 2/2016 – Formazione a sostegno dell’innovazione tecnologica di prodotto e/o di processo nelle imprese aderenti |
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OBIETTIVI | Realizzazione di Piani formativi condivisi tra le parti sociali rivolti alla formazione dei lavoratori delle aziende aderenti al Fondo che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione tecnologica di prodotto o di processo. |
DESTINATARI | Lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, per i quali viene versato all’INPS il contributo integrativo dello 0,30% sulle retribuzioni destinato a Fondimpresa, occupati in imprese aderenti che stanno realizzando un progetto o un intervento di innovazione tecnologica di processo o di prodotto. Sono compresi i lavoratori posti in cassa integrazione guadagni o con contratti di solidarietà. E’ ammessa anche la partecipazione, in misura non superiore al 20% del totale dei lavoratori, di lavoratori di aziende interessate al progetto/intervento come utilizzatrici dirette dell’innovazione tecnologica nell’ambito della filiera. |
SOGGETTI PROPONENTI | Possono presentare la domanda di finanziamento e realizzare il Piano formativo: a) le imprese beneficiarie dell’attività di formazione del Piano per i propri dipendenti, già aderenti a Fondimpresa alla data di presentazione della domanda di finanziamento; b) gli enti già iscritti, alla data di presentazione della domanda di finanziamento, nell’Elenco dei Soggetti Proponenti qualificati da Fondimpresa, per la categoria III dell’innovazione tecnologica di processo e di prodotto. In ogni caso si prevede la partecipazione di: 1. Università pubbliche e private riconosciute; 2. Enti di ricerca soggetti alla vigilanza del MIUR, laboratori pubblici e privati inclusi nell’apposito albo del MIUR; 3. Altri Organismi di ricerca in possesso di requisiti specifici. |
AMBITO DI RIFERIMENTO | Il Piano formativo finanziato deve riguardare esclusivamente Progetti o interventi di innovazione tecnologica nelle imprese aderenti che riguardano l’introduzione di nuovi prodotti e/o processi o miglioramento di quelli già esistenti, e che richiedono, in una o più fasi della realizzazione e/o del trasferimento, la formazione del personale interessato. |
PROCEDURE | Il Piano, che deve sempre prevedere la partecipazione di almeno 15 dipendenti, può realizzarsi anche in più regioni a livello aziendale, interaziendale, territoriale o settoriale. Quello interaziendale è ammissibile solo se tutte le imprese coinvolte sono direttamente interessate dalla stessa innovazione tecnologica di prodotto o di processo. E’ inoltre consentita la partecipazione al Piano da parte di aziende utilizzatrici dirette dell’innovazione tecnologica nell’ambito della filiera produttiva nel limite massimo del 20% dei lavoratori posti in formazione. Il Piano deve prevedere la collaborazione di una università o di un altro ente di ricerca. La durata massima del Piano è di 13 mesi dalla data di ricevimento della comunicazione di ammissione a finanziamento. |
RISORSE | Le risorse sono complessivamente pari a euro 10.000.000,00 (diecimilioni), suddivisi in 4 macroaree (v. tab. pag. 7) e indipendentemente dalla macro area, il piano deve prevedere un finanziamento minimo di euro 50.000,00 (cinquantamila) e massimo di euro 250.000,00 (duecentocinquantamila). |
SCADENZA | Il Piano formativo deve essere presentato in qualsiasi momento esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC) all’indirizzo [email protected] a partire dalle ore 9:00 del 7 novembre 2016 fino alle ore 13.00 del 16 giugno 2017. |
INFO | Eventuali quesiti devono essere inviati all’indirizzo [email protected]; le risposte alle domande più frequenti sono pubblicate sul sito www.fondimpresa.it. Avviso + allegati |
Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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