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“Demain” di Cyril Dion e Melanie Laurent

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Un consiglio cinematografico davvero singolare quello che ci sentiamo di dare questa settimana, ossia quello di tenere d’occhio le programmazioni dei cinema a voi più vicini per non perdere il film “Demain” di Cyril Dion e Melanie Laurent. La particolarità del consiglio sta proprio nel fatto che la pellicola non è ancora uscita in Italia, e dunque noi di Felicità Pubblica non abbiamo ancora avuto modo di visionarla. Si tratta dunque di un consiglio che potremmo definire a scatola chiusa.

L’attenzione che vogliamo richiamare su questo film, al contrario, ha delle motivazioni che riteniamo valide e per le quali è nata in noi l’attesa della proiezione.

Prima fra tutte la nascita dell’idea, da parte dei registi, di dar vita a questo lavoro cinematografico. Tutto ha inizio quando il giovane registra francese Cyril Dion si imbatte nei risultati di uno studio secondo cui sarebbe possibile la scomparsa di una parte dell’umanità da qui al 2100 a causa dei cambiamenti climatici e delle cattive abitudini, in ogni angolo del mondo, in tema di sostenibilità ambientale. Una doccia gelata che scuote la coscienza del 37enne francese che si chiede in che modo lui, che dopottutto è un regista in erba e non un esperto ambientale o un “potente” del mondo,  possa dare il suo contributo alla causa. Dion decide a quel punto di condividere le sue perplessità e la sua spinta all’inversione di rotta con l’attrice e regista Melanie Laurent, sua conterranea, nota al grande pubblico soprattutto per aver recitato come co-protagonista nel film di Tarantino “Bastardi senza gloria“. Laurent, in quel periodo incinta del suo bambino Léo, raccoglie la sfida perché sente su di sé il peso di una missione cara ad ogni madre: cercare di donare al suo piccolo un futuro più felice.

Il tempo di buttare giù le idee per la pellicola e di coinvolgere un gruppo di professionisti del settore cinematografico e i due registi iniziano il giro del mondo per raccontare le storie di cambiamento o le idee più interessanti di architetti, economisti, innovatori, imprenditori, storici e attivisti ambientali, come Vandana Shiva o Jeremy Rifkin, solo per citarne un paio. La troupe raggiunge 10 Paesi del mondo, immortalando persone e paesaggi che poi entrano di diritto nel documentario. Il film si  sviluppa attorno a un dialogo fuoricampo tra Cyril e Mélanie che, passaggio dopo passaggio, analizzano i problemi e provano a individuare possibili risposte, anche attraverso l’analisi delle buone prassi già presenti nel mondo reale.

La pellicola si articola in cinque capitoli tematici – Agricoltura, Energia, Economia, Democrazia ed Educazione – che hanno l’obiettivo non solo di fotografare la tragica realtà dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento, ma soprattutto di offrire allo spettatore, e più in generale al mondo, delle possibili strade da percorrere per salvare il pianeta e l’umanità. Un obiettivo ambizioso, certo, ma perché non provarci?

Il film ci incuriosice anche il suo possibile utilizzo per scopi didattici e formativi. “Demain”, o Tomorrow nella versione inglese, è infatti un documentario adatto a tutte le età e utile da sottoporre alle nuove generazioni per creare in loro una cultura della sostenibilità e del rispetto ambientale, ma allo stesso tempo per trasmettere loro la speranza che, con l’impegno di tutti, cambiare il destino del mondo non è solo auspicabile, ma anche possibile.

Non a caso la pellicola – che in Francia ha ottenuto molto successo e ha vinto il César 2016 e che in Italia dovrebbe uscire in sala a ottobre – è approdata questa settimana alla 46esima edizione del Giffoni Film Festival, la kermesse cinematografica del salernitano dedicata ai bambini.  Perché dopotutto il futuro del mondo è nelle loro mani.

Per tutti questi motivi noi aspettiamo “Demain” con curiosità, e voi?

 

Titolo originale: Demain
Regista: Cyril Dion e Melanie Laurent
Durata: 120 minuti
Uscita in Italia: ottobre 2016

 

Di seguito il trailer del film, disponibile solo in inglese.

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2 Comments
  1. Gloria says

    Precisazione: Cyril Dion non è proprio un regista in erba, bensì un attivista francese, che lavora nell’associazionismo da più di dieci anni. Nel 2007 ha fondato assieme a Rabah Rabhi il movimento Colibris, con il fine di sostenere e “mettere in rete” le diverse iniziative ecologiche esistenti e promuoverne di nuove.

    1. Antonella Luccitti says

      Grazie per la precisazione.

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