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“100 Quindici Passi”: il maglificio dove si tessono trame di speranza

Erano 100 i passi che dividevano la casa del giornalista Peppino Impastato e quella del boss mafioso Gaetano Badalamenti. Sono 15 in più, invece, quelli che danno il nome al maglificio “100Quindici Passi”, un’iniziativa promossa dall’Oasiproject, una cooperativa sociale di tipo B, per il reinserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, attiva dal 2009 e operante di Avellino.

Dal 2013 la cooperativa gestisce un bene confiscato alla criminalità organizzata nel Comune di Quindici che è stato trasformato in un piccolo impianto produttivo di maglieria, ha dato lavoro a sei persone del territorio, selezionate attraverso bando ad evidenza pubblica.

Una storia di legalità, di riscatto sociale e di speranza quella i responsabili della cooperativa ora cercando di supportare ulteriormente con il progetto “Trame di speranza”, un’iniziativa che si pone come obiettivo l’acquisto di macchinari per completare il ciclo produttivo, acquisto di materie prime per campionatura e acquisizione della certificazione di qualità.

Per fare tutto ciò la cooperativa chiede aiuto al popolo del web attraverso una campagna di crowdfunding [1] lanciata nei giorni scorsi sulla piattaforma Meridonare. Diverse le ricompense previste a seconda del contributo versato, che vanno da un quadretto “Trame di speranza” a una serie di sciarpe (una per ogni 100 euro donati).  Per partecipare all’iniziativa di crowdfunding ci sono ancora 102 giorni a disposizione a partire da oggi 21 luglio.

 

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