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Scadenza: 27/05/2016.
I Centri per la famiglia hanno un’elevata utilità sociale in quanto punti di riferimento che ascoltano, informano, sostengono e valorizzano la famiglia stessa oltre ad essere un’opportunità organica e organizzata, coordinata e integrata con il territorio.
E’ sulla creazione dei “Centri per la famiglia” che interviene la Regione Abruzzo con il suo Avviso pubblico destinato agli Enti referenti degli Ambiti Territoriali Sociali, con lo scopo di favorire iniziative sociali per dotare da un lato il territorio dell’Ambito di un punto di riferimento per l’implementazione e l’ottimizzazione di attività rivolte alle famiglie e dall’altro favorire una cultura della partecipazione e della condivisione da parte della comunità locale.
La quota assegnata dal Fondo per le politiche della famiglia – annualità 2015 alla Regione è pari ad € 122.500,00.
Questo Fondo per le politiche della famiglia è stato istituito nel 2006 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri (Decreto Legge 4 luglio 2006, n° 223, convertito, con modificazioni, dalla legge n° 248 del 4 agosto 2006) e attuato per promuovere e realizzare interventi a tutela della famiglia in tutte le sue componenti e le sue problematiche generazionali. Per l’annualità 2015 il Fondo ha previsto una ripartizione decretando risorse pari a complessivi € 5.000.000,00 ad attività a favore delle famiglie e delle responsabilità genitoriali, di competenza regionale e degli Enti Locali, che abbiano carattere innovativo rispetto alle azioni poste in essere con le risorse assegnate con i riparti del Fondo per le politiche della famiglia dei precedenti anni, nonché attività a favore della nascita e dello sviluppo, laddove presenti, dei Centri per le famiglie.
SCHEDA | |
OBIETTIVI | Promozione, introduzione e creazione nella Regione Abruzzo di Centri per la famiglia per favorire iniziative sociali atte ad attivare forme di valorizzazione delle risorse della famiglia; incoraggiare e sostenere forme di collaborazione operativa con soggetti organizzati del Terzo settore; nascita di contesti di crescita in cui gli apporti pubblici saranno strettamente legati al contributo dell’Associazionismo e del Volontariato. Favorire una politica dei servizi che metta al centro le famiglie, non soltanto come destinatarie di interventi ma anche come risorse strategiche di coesione sociale. |
DESTINATARI | Enti referenti degli Ambiti Territoriali Sociali della Regione Abruzzo. Si precisa che ogni Ente può presentare un solo progetto. |
AZIONI | Le azioni poste in essere dal Centro saranno finalizzate alla realizzazione di:
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MODALITA’ DI ATTUAZIONE | Creazione di Centri per la Famiglia concepiti quali luoghi in cui i servizi pubblici locali, eventualmente coadiuvati da Associazioni di volontariato, Associazioni culturali, Organizzazioni del privato sociale, organizzano incontri e progetti sociali, in base alle esigenze locali più rilevanti. Tra le attività proposte possono essere ricompresi: 1. organizzazione di seminari e incontri con esperti per fornire un sostegno nella relazione educativa con i figli; 2. scambio di esperienze tra famiglie; 3. laboratori pratici dedicati agli adulti; 4. momenti educativi con i propri figli, insieme ad altre famiglie, attraverso l’utilizzo del gioco, della narrazione, della musica e di ogni altra forma espressiva. Le attività proposte dal Centro possono esplicitarsi nell’organizzazione di appositi spazi nei Comuni ricadenti nell’Ambito, per l’attuazione di servizi specifici. |
SCADENZA E PROCEDURE |
Le domande di partecipazione dovranno essere inoltrate dagli Enti referenti degli Ambiti Territoriali Sociali, utilizzando l’allegato al bando entro e non oltre il 30° giorno dalla data di pubblicazione del bando sul BURAT (27 aprile 2016) quindi entro e non oltre il 27 maggio. L’inoltro va fatto: – a mezzo PEC all’indirizzo politichesociali@pec.regione.abruzzo.it, – a mezzo raccomandata A.R. a: Regione Abruzzo – Dipartimento per la Salute e il Welfare, Via Conte di Ruvo, 74 – 65100 Pescara. Sul plico dovrà essere riportata l’indicazione del mittente e la dicitura: “Avviso pubblico Centri per la famiglia”. A seguito di valutazione delle domande, il cui punteggio massimo attribuibile sarà pari a 100, la Commissione trasferirà le risultanze per la redazione di 4 graduatorie, una per provincia, con relativa assegnazione delle quote di contributo. Il dirigente provvederà alla pubblicazione degli atti sul BURAT e sul sito www.osr.regione.abruzzo.it . |
RISORSE | Le risorse, pari a € 122.500,00 complessive, sono attribuite su base provinciale con assegnazione di € 30.625,00 per ciascun comprensorio provinciale. Il 70% del contributo ammesso verrà erogato a titolo di anticipo, mentre il 30% in seguito a rendicontazione delle spese e attività effettuate. |
Arrivata dalla Puglia in Abruzzo nel 1988, da allora vivo felicemente a Pescara con i miei figli, Davide e Luna, e mio marito. Ho realizzato i miei studi a Barletta frequentando prima il Liceo Scientifico Statale e, in seguito, un Corso parauniversitario in Servizi Sociali. Questo primo approccio professionale al sociale e alle sue tematiche ha segnato la mia vocazione: aiutare le persone in stato di bisogno/difficoltà offrendo soluzioni e opportunità di benessere comune. Anche la formazione professionale ha avuto un ruolo considerevole nel mio percorso lavorativo. Dalla collaborazione, prima, con una importante agenzia formativa piemontese a quella successiva, per undici anni, con un’agenzia a partecipazione pubblica, ho perfezionato le mie competenze in attività di coordinamento, monitoraggio e valutazione anche di progetti complessi a valere su finanziamenti regionali, nazionali e comunitari. Da qualche mese, insieme ai miei amici e colleghi, sto vivendo una nuova sfida: Social Hub, società cooperativa con una forte vocazione all’economia civile oltre che alla consulenza e ai servizi all’impresa. Quale migliore opportunità per tornare al mio mondo sociale?
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