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Arisa (Rosalba Pippa) è una giovane artista di successo, ma non per questo si è dimenticata delle persone molto più sfortunate di lei. È per questo motivo che nel mese di marzo si è recata ad Haiti, un Paese poverissimo in cui muoiono due bambini ogni ora per malattie che in altre parti del mondo sono curabilissime.
In collaborazione con la Fondazione Francesca Rava – che rappresenta NPH (Nuestros Pequenos Hermanos) in Italia -, si è recata ad Haiti per prendere parte a un progetto di ristrutturazione di una scuola. Per aiutare attivamente i piccoli, ma soprattutto per focalizzare su di loro una maggiore attenzione, ha registrato un cd con il suo brano “Voce”. Tratto, quest’ultimo, dal suo ultimo album “Guardando il cielo”, con le voci dei bambini della casa NPH di Kenscoff, oltre a un video che si preannuncia suggestivo con la regia di Marco Salom.
Il talento vocale di Arisa mette in mostra il suo grande cuore e sottolinea le immagini toccanti del video. Il progetto, realizzato in collaborazione con Warner Music, la casa discografica di Arisa, è disponibile sia in formato digitale sugli store del web, sia in cd nelle edicole.
Parte del ricavato sarà devoluto alla Fondazione Francesca Rava per sostenere la scuola St. Ambroise, situata nella baraccopoli Citè Soleil – che è una delle più estese al mondo – ma necessita di numerosi interventi e lavori di ristrutturazione, da semplici banchi e sedie alla distribuzione di almeno 500 pasti al giorno, uno per ogni bambino.
L’artista ha anche visitato il centro pediatrico NHP Saint Damien, l’unico ad Haiti specializzato a curare i bambini, e che lavora sul posto da ben 28 anni, curando 80mila piccoli pazienti l’anno.
Arisa definisce la sua esperienza indimenticabile e, emozionata, confessa di aver sentito dentro di sé lo sguardo delle mamme haitiane che hanno un forte senso materno e grande spirito di sacrificio. E conclude dicendo che «ad Haiti capisci che devi amare la vita, perché da sola basta per essere felice»
Sono nata a Milano il 3 giugno 1957 da genitori piemontesi. Mi sento però a tutti gli effetti milanese perché amo profondamente la mia città. Ho frequentato il Liceo Classico Omero, percorso di studi che rifarei senza alcuna remora. Amo tutta la letteratura e tutti i libri che siano degni di chiamarsi tali e possiedo una notevole libreria in casa, tant’è che ho fatto rinforzare i pavimenti.
Ho svolto nel corso degli anni praticamente tutti i lavori inerenti ad aziende di commercio alimentare, dall’import alla contabilità, alla conoscenza dei prodotti.
Sono poi passata a interessarmi di economia e finanza ma le mie passioni rimangono quelle umanistiche, in particolare la Storia. Mi piace molto scrivere, attività che ho sempre svolto con molta passione.
Adoro tutta la musica, da quella classica a quella contemporanea, da quella popolare a quella cantautoriale.
Mi diverto a cucinare i piatti della tradizione e, ahimè, oltre a cucinarli, li mangio.
Mi piacciono le sfide e amo confrontarmi con gli altri, per questo sono contenta di collaborare con Felicità Pubblica che me ne dà l’opportunità…
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