Redazione
[email protected]
[email protected]
Direttore
[email protected]
Recover your password.
A password will be e-mailed to you.
Novantasette articoli, 29 pagine, migliaia di assemblee, decine di migliaia di iscritti, tre mesi di consultazioni, dal 18 gennaio al 18 marzo. Questi i numeri che accompagnano la presentazione della “Carta dei diritti universali del lavoro. Nuovo statuto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori”.
E adesso, dopo la presentazione pubblica del 9 aprile, migliaia di volantini distribuiti nei gazebo allestiti in tutta Italia, oltre mille iniziative programmate nelle piazze del Paese per chiedere ai cittadini di sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare lanciata dalla CGIL per “estendere i diritti a chi non ne ha e riscriverli per tutti”.
La CGIL da anni sostiene che le scelte governative dell’ultimo ventennio, Jobs Act compreso, sono orientate alla precarizzazione e alla destrutturazione del lavoro. Per invertire questa tendenza l’organizzazione di Corso d’Italia propone “una Carta, fatta di princìpi di rango costituzionale, che riscriva un nuovo Statuto dei Lavoratori allargando i diritti a tutti quanti ne sono ancora esclusi. Proprio perché il lavoro è cambiato, e i lavoratori sono stati vittime di questo cambiamento, c’è bisogno di ricomporre un sistema di norme che garantiscano a tutti (subordinati, autonomi, pubblici, privati) diritti universali e dignità”.
A pochi giorni dall’avvio della campagna, Susanna Camusso – segretario generale della CGIL – dichiara che dalle piazze italiane sta arrivando un messaggio “assolutamente positivo”, “comincia un viaggio per far parlare di nuovo il Paese di lavoro”, per mettere al centro del dibattito una strategia per uscire dalla stagnazione, fondata su investimenti e occupazione. “Oggi è iniziato quel viaggio fondamentale per il Paese, un viaggio in cui verranno raccolte le firme per la ‘Carta’. Vogliamo ridefinire un nuovo diritto del lavoro in cui le tutele e i diritti sono in capo alle persone e non alla tipologia contrattuale. (…) La firma di un cittadino e di una cittadina è la forza di noi tutti, la prima ragione per sottoscrivere la proposta di legge sulla carta dei diritti è offrire all’Italia un’altra strada di politica economica: inclusione, dignità e libertà”.
È presto per esprimere giudizi ponderati su un testo tanto impegnativo. Certo la CGIL ha lanciato una sfida rilevante a tutto il movimento sindacale e all’intero Paese. Si apre adesso una discussione che speriamo si sottragga a una mera deriva “antigovernativa” per avviare, al contrario, una discussione approfondita che aiuti a riscrivere le regole del gioco, visto che – come dichiara la stessa organizzazione – si tratta di dare una nuova interpretazione di princìpi di rango costituzionale.
Di seguito proponiamo ai lettori i primi 21 articoli del testo, nei quali vengono tratteggiati i diritti fondamentali, le tutele e le garanzie dei lavoratori e delle lavoratrici. Per consultare il testo integrale andare sul sito cliccando qui .
Carta dei diritti universali del lavoro
Nuovo statuto di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori
Titolo I – Diritti fondamentali, tutele e garanzie di tutte le lavoratrici e di tutti i lavoratori
Articolo 1 – Campo di applicazione soggettivo
Articolo 2 – Diritto al lavoro
Articolo 3 – Diritto a un lavoro decente e dignitoso
Articolo 4 – Diritto a condizioni di lavoro chiare e trasparenti
Articolo 5 – Diritto a un compenso equo e proporzionato
Articolo 6 – Libertà di espressione
Articolo 7 – Diritto a condizioni ambientali e lavorative sicure
Articolo 8 – Diritto al riposo
Articolo 9 – Diritto alla conciliazione tra vita familiare e vita professionale
Articolo 10 – Diritto alle pari opportunità tra donna e uomo in materia di lavoro e professione
Articolo 11 – Diritto a non essere discriminato nell’accesso al lavoro e nel corso del rapporto di lavoro
Articolo 12 – Diritto di riservatezza e divieto di controlli a distanza
Articolo 13 – Divieto del trattamento dei dati ed estensione di tutele relative alla libertà e dignità dei lavoratori
Articolo 14 – Diritto all’informazione
Articolo 15 – Diritto a soluzioni ragionevoli in caso di disabilità oppure di malattia di lunga durata
Articolo 16 – Diritto di ripensamento e diritto al congruo preavviso in caso di modifiche contrattuali unilaterali
Articolo 17 – Diritto ai saperi
Articolo 18 – Diritto alla tutela delle invenzioni e delle opere dell’ingegno
Articolo 19 – Tutela dei lavoratori in caso di recesso e di mancato rinnovo di contratti successivi
Articolo 20 – Diritto al sostegno dei redditi da lavoro
Articolo 21 – Diritto ad una adeguata tutela pensionistica
Sono nato a Pescara il 18 settembre 1955 e vivo a Francavilla al Mare con mia moglie Francesca e i miei figli Camilla e Claudio. Ho una formazione umanistica, acquisita frequentando prima il Liceo Classico G.B. Vico di Chieti e poi l’Università di Padova, dove mi sono laureato in Filosofia con Umberto Curi. Il primo lavoro è stato nella cooperazione: un’esperienza che ha segnato il mio futuro. Lì ho imparato a tenere insieme idealità e imprenditorialità, impegno individuale e dimensione collettiva, profitto e responsabilità. Negli anni seguenti ho diretto un’agenzia di sviluppo locale e promozione imprenditoriale, sono stato dirigente in un ente locale, ho lavorato come consulente anche per importanti aziende globali. Oggi sono presidente di una start up cooperativa: evidentemente i grandi amori tornano di prepotenza, quando meno te lo aspetti. Nel lavoro mi piace condividere progetti, costruire percorsi inediti, fare squadra, veder crescere giovani professionalità. Amo leggere e ascoltare musica, camminare in montagna e, appena possibile, intraprendere un nuovo viaggio.
Recover your password.
A password will be e-mailed to you.