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Si dice che la realtà superi di gran lunga ogni tipo d’immaginazione, ma spesso lo si dice nel senso negativo del termine, sottintendendo una trama nera.
Ma non è sempre così, per questo vogliamo raccontarvi la storia di Michel Flamant e Jérôme Aucant, entrambi francesi residenti nella cittadina di Dole, a est del Paese. Il primo, 62enne, è un fornaio da quando di anni ne aveva 14, praticamente tutta una vita a impastare, infornare, tra la croce di un mestiere faticoso e la delizia del profumo di una baguette appena sfornata. Il secondo, Jérôme Aucant, è un senzatetto con l’abitudine quotidiana – e come dargli torto – di sostare nei pressi della panetteria con la gioia quotidiana di un croissant e un caffè gratis.
Quel che di buono fai qualche volta torna indietro. E infatti.
Michael un giorno era alle prese con i prodotti del suo forno quando comincia a sentirsi male, un malessere che lo affliggeva da alcuni giorni ma al quale non aveva dato la giusta importanza. Capogiri, debolezza, sintomi così comuni per cui uno normalmente la colpa la dà all’età, alla stanchezza, a un calo pressorio o comunque ad accidenti di poco conto.
Vai a ricordarti invece che qualche giorno prima il tecnico di una ditta di cui manco ti ricordi il nome era passato per riparare il forno che aveva qualche problema. Non fosse passato sarebbe stato meglio, perché da quel momento in poi cominciano i sintomi che – alla faccia dell’età e della stanchezza – sono il risultato di una fuga di monossido di carbonio. Che si accumula nell’aria, ogni giorno di più, finché il nostro caro panettiere si accascia su se stesso e perde i sensi. Normalmente bastano 15 minuti per morire in circostanze del genere.
Ma, chiamala fortuna o chiamalo destino, Jérôme Aucant si rivela l’uomo giusto al momento giusto: trascina fuori Michel Flamant e chiama i soccorsi che lo salvano per una questione di minuti.
Dopo il ricovero in ospedale, il panettiere vuole assolutamente sdebitarsi, ringraziare, aiutare Jérôme in qualche maniera, così gli offre un lavoro nella sua panetteria. Ma poi ci ripensa. E gliela vende alla cifra simbolica di un euro.
Jérôme quasi non ci crede, ma alla fine si dimostra anche un discreto uomo d’affari perché comincia ad aprire panetterie ovunque in Francia e una anche a Chicago.
Una favola moderna dalle tinte pastello, ma la realtà è così sorprendente che – è vero – supera ogni immaginazione, e qualche volta ci lascia con poche parole e un’aura di abbacinante meraviglia.
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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