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Bye Bye Plastic Bags: banditi i sacchetti a Bali

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Ogni anno nel mondo viene utilizzato circa un trilione di sacchetti di plastica usa e getta: una quantità che equivale a quasi 2 milioni al minuto. Spesso questi sacchetti non vengono smaltiti in maniera corretta e finiscono nell’ambiente, inquinando mari e oceani e mettendo a rischio la fauna. Ciò succede anche alla splendida isola di Bali, che produce troppi rifiuti. Proprio in virtù di questo due sorelle adolescenti, Melati e Isabel Wijsen, hanno lanciato una campagna per indurre le autorità locali a mettere per sempre al bando i sacchetti di plastica.

L’idea nasce nel 2013 quando Melati e Isabel, che avevano rispettivamente 14 e 12 anni e frequentavano la Green School, insieme a un gruppo di amici coetanei, lanciarono l’iniziativa Bye Bye Plastic Bags con lo scopo di diffondere tra i propri conterranei una maggiore coscienza delle conseguenze disastrose collegate all’utilizzo dei sacchetti di plastica e chiederne la messa al bando, per incidere positivamente sul futuro della loro isola.

«A Bali generiamo 680 metri cubi di rifiuti di plastica al giorno», spiegano le due sorelle. «Un quantità con cui si potrebbe costruire un edificio di 14 piani. E, per quanto riguarda i sacchetti di plastica, meno del 5% viene riciclato».

La campagna Bye Bye Plastic Bags in soli tre anni è riuscita a farsi conoscere attraverso varie ammirevoli iniziative, come ad esempio una serie di spedizioni volte a pulire le spiagge dalla plastica e una petizione che ha avuto un gran successo. Dopo tali riscontri positivi, il Governo dell’isola si è impegnato a mettere definitivamente al bando i sacchetti di plastica monouso entro l’anno 2018.

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