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Bio-bus: la navetta che si alimenta con rifiuti umani

Sulle strade di Londra arriva il primo Bio-Bus ecofriendly alimentato con biometano prodotto da scarti alimentari e rifiuti organici umani.

Il Bio-Bus, che viene utilizzato come navetta aeroportuale tra la stazione ferroviaria di Bath e l’aeroporto internazionale di Bristol, si muove grazie a uno speciale gas biometano interamente ricavato da scarti alimentari e rifiuti organici umani trattati e trasformati nell’impianto gestito dalla società energetica Geneco.

Questa forma di riciclo rappresenta una vera e propria rivoluzione nel campo delle energie alternative che contribuisce a migliorare la qualità dell’aria nelle città. Un pieno di gas, infatti, che equivale ai rifiuti corporei prodotti da cinque persone in un anno, consente di percorrere fino a 300 km.

La società Geneco, inoltre, è anche la prima azienda che ha cominciato a utilizzare questo gas generato dai rifiuti umani per le utenze di 8.300 abitazioni sulla rete nazionale sfruttando l’impianto di Avonmouth, a Bristol, che tratta ogni anno 75 milioni di metri cubi di acque reflue e 35 tonnellate di scarti alimentari. Grazie all’utilizzo della digestione anaerobica, ossia il processo che utilizza batteri per abbattere le sostanze in assenza di ossigeno e che rappresenta un’alternativa al classico compostaggio, l’impianto è in grado di produrre 17 milioni di tonnellate di biometano ogni anno.

«Attraverso il trattamento delle acque reflue e del cibo scartato», spiega Mohammed Saddiq, direttore di Geneco, «siamo in grado di produrre abbastanza biometano per fornire una significativa fornitura di gas alla rete nazionale che è in grado di alimentare circa 8.500 case oltre che il Bio-Bus. L’utilizzo di biometano in questo modo non solo fornisce un combustibile sostenibile, ma riduce anche la nostra dipendenza dai combustibili fossili tradizionali».

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