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Ci sono scuole in cui gli studenti non apprendono solo quanto necessario alla propria formazione didattica ma vanno ben oltre: imparano e applicano un valore universale come quello della solidarietà.
È il caso di 30 ragazzi di Asti che frequentano il secondo anno del corso di operatore meccanico ed elettrico che, attraverso quello che è stato denominato “Progetto Carlotta”, hanno aguzzato l’ingegno e creato un modello di rampa per il gioco della boccia, divenuto disciplina paraolimpica da ben 7 edizioni, e riservato esclusivamente a giocatori affetti da patologie molto gravi.
Prima che i ragazzi si mettessero all’opera, la rampa veniva gestita da un assistente, senza il quale era impossibile dare il via alla partita.
Ebbene, il gruppo composto dai 30 studenti, aiutati dai propri docenti e sostenuti da Valeria Sollazzo e Simona Catalano che hanno fatto da intermediarie con l’Associazione Pegaso, ha fatto in modo che da oggi in poi la rampa potrà essere manovrata direttamente dai giocatori.
Se il prototipo supererà i test di collaudo, potrà essere impiegato nelle gare federali, promuovendo l’autonomia dei giocatori affetti da patologie rilevanti.
Certamente non sarebbe risultato di poco conto se oltretutto si tiene conto dell’impegno solidale dimostrato dai ragazzi e del legame con la conoscenza del proprio territorio.
Sono nata a Pescara il 20 aprile del 1983, dove tuttora vivo. Ho una formazione di tipo sociale e dopo il titolo di “Tecnico dei Servizi Sociali”, ho approfondito le mie conoscenze fino a divenire “Esperto di Comunità”. Questo mi ha permesso di avere alcune interessanti esperienze presso Cooperative e Associazioni entrando così in contatto diretto con l’anima delle persone e consolidando la mia natura empatica. Sono estroversa, creativa, curiosa e passionale, credo nei progetti e nella passione che alimentano il gusto delle nuove sfide. Amo leggere, viaggiare, passeggiare in montagna e ascoltare buona musica.
La mia più grande passione è la scrittura. Come freelance ho avuto l’opportunità di scrivere per alcuni giornali del web e della carta stampata e, in seguito a un corso di “scrittura professionale”, ho avuto modo di approfondire gli aspetti più tecnici del mestiere. Grazie ad uno stage presso la Social Hub scarl ho avuto l’opportunità di esprimere al meglio la mia grande voglia di interagire con il mondo attraverso il portale “Felicità Pubblica”.
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