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Nei carceri minorili italiani ci sono 11 detenuti per omicidio volontario e 12 per tentato omicidio, su un totale di 449 ragazzi e ragazze. Questo è quanto emerge da “Ragazzi Fuori”, il terzo Rapporto sugli Istituti Penali per Minori (Ipm), realizzato dall’Associazione Antigone in collaborazione con l’Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori (ISFOL).
Tra i giovani detenuti, gli italiani sono 237, di cui solo 8 sono ragazze, mentre gli stranieri sono complessimante 204, di cui 173 maschi e 31 femmine. Gli stranieri detenuti costituiscono il 45% del totale, 12 punti percentuali in più rispetto alla popolazione straniera adulta. Ciò dimostra, come evidenzia Antigone, che «il sistema della giustizia minorile riesce a garantire opportunità alternative alla carcerazione maggiori per i ragazzi italiani rispetto ai coetanei di origine straniera». Nel corso del primo semestre 2015, ad esempio, i collocamenti nelle comunità hanno interessato il 55,8% di italiani e solo il 44,2% di stranieri.
Secondo l’Associazione Antigone, inoltre, questi numeri mostrano come sia diminuito il numero dei minori rinchiusi nelle carceri italiane rispetto ai decenni passati. Leggendo, infatti, le “Statistiche storiche dell’Italia 1861 – 1975” (Istat, 1976) si scopre che i ragazzi detenuti negli istituti di pena per minori erano addirittura 8.521 nel 1940, 7.100 nel 1950, 2.638 nel 1960, 1.401 nel 1970, fino a scendere a 858 nel 1975.
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