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Giovani italiani: più della metà vive con mamma e papà

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In Italia quasi il 66% dei giovani adulti, ossia le persone tra i 18 e i 34 anni vive a casa con i genitori, una percentuale di quasi 20 punti superiore alla media di tutti i 28 paesi Ue (48,4%), la più alta dell’Unione dopo la Croazia. E’ quanto emerge dai dati Eurostat riferiti al 2014 secondo cui il 49% dei giovani italiani tra i 25 e i 34 anni vive con mamma a fronte di appena il 3,7% dei coetanei svedesi, il 3% dei danesi e dell’11,2% di quelli francesi. Tra i 25 e i 34 anni in Europa in media il 29,2% delle persone vive ancora in famiglia.

Secondo i dati Eurostat  tra il 2007 e il 2014 la percentuale di maggiorenni under 35 rimasti a casa con i genitori è cresciuta di cinque punti passando dal 60,7% al 65,8%, una crescita superiore a quella dell’euro area (dal 46,9% al 49%). Nello stesso periodo la percentuale è scesa nel Regno Unito dal 38,5% al 33,7%. Nel 2014 vivevano in famiglia, secondo gli ultimi dati Istat, 6,8 milioni di persone tra i 18 e i 35 anni (quasi tre milioni con più di 25 anni e tra questi oltre un milione di over 30). La percentuale dei “mammoni” è elevata in Italia rispetto al resto dell’Europa soprattutto tra i 25 e i 34 anni ossia nella fascia di età nella quale si dovrebbe iniziare a lavorare e costruire la propria famiglia.

In Italia quasi la metà delle persone tra i 25 e i 34 anni vive con almeno un genitore (in aumento di cinque punti rispetto al 44% del 2010) a fronte del 29,2% dell’Ue a 28, dell’11,2% della Francia e del 15,5% del Regno Unito. Nei Paesi scandinavi la percentuale scende sotto il 5%, mentre il Germania è in aumento al 18,3%. E per i maschi la percentuale di “bamboccioni” è ancora più alta con il 57,6% dei giovani tra i 25 e i 34 anni a casa a fronte del 36% nell’Ue a 28. Per le ragazze la percentuale scende al 40,6% (in crescita dal 36,1% del 2010), ma resta di gran lunga superiore a quella danese (1,7%) e norvegese (2,5%) ma anche francese (7,1%) della stessa fascia di età.

Rimangono invece a casa, anche a causa delle difficoltà nel trovare lavoro, le ragazze spagnole (33,4%) e quelle greche (42,3%). Tra i giovani nella fascia tra i 25 e i 34 anni che vivono ancora a casa con i genitori in Italia il 44,2% lavora a tempo pieno (il 54,8% nell’Ue a 28 tra chi vive con i genitori), una percentuale in calo di quasi dieci punti (era il 53,9%) rispetto al 2008. Il 18,3% si dichiara studente, mentre il 20,6%  disoccupato, il 7,6% lavora part time e il 6,8% si dice inattivo.

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