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Dossier Immigrazione 2015: italiani che partono, stranieri che arrivano

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Gli italiani residenti all’estero nel 2014 sono aumentati più degli immigrati che hanno ottenuto la residenza in Italia: +155mila gli emigrati e +92mila gli immigrati, portando il risultato totale praticamente al pareggio con oltre 5 milioni sia degli uni che degli altri. Questo è quanto emerge dal “Dossier Statistico Immigrazione 2015”, presentato ieri a Roma e realizzato dal Centro Studi e Ricerche Idos in collaborazione con la rivista interreligiosa Confronti e l’Unar.

Lo storico Rapporto (realizzato per la prima volta nel 1991 da don Luigi di Liegro) evidenzia una crescita progressiva, anche se rallentata, della popolazione immigrata, con un forte aumento dei processi di inserimento di queste persone, un bilancio positivo fra la spesa pubblica e le entrate statali assicurate dagli stranieri e un miglioramento delle statistiche penali che li riguardano.

Nel 2014 sono sbarcate in Italia oltre 170 mila persone, tra richiedenti asilo e migranti economici, ma altre sono arrivate per ricongiungimento familiare o per altri motivi attraverso i canali regolari. L’anno scorso gli stranieri intercettati dalle forze dell’ordine in condizione irregolare sono stati 30.906 e di essi il 50,9% è stato effettivamente rimpatriato (15.726).

Le richieste di asilo registrate nell’anno sono state 64.625 (l’andamento è stato sostenuto anche nel 2015) e hanno coinvolto persone provenienti in prevalenza dall’Africa subsahariana (Nigeria 10.135, Mali 9.790, Gambia 8.575 e Senegal 4.675), ma in buona misura anche dall’Asia (Pakistan 7.150, Bangladesh 4.535 e Afghanistan 3.120) e, per quanto riguarda l’Europa, dall’Ucraina (2.800).

Gli stranieri residenti in Italia incidono sulla popolazione complessiva per un valore superiore alla media europea (8,2% rispetto al 6,2%). I non comunitari sono i più numerosi (3,5 milioni), sebbene sia rilevante la provenienza europea: 2,6 milioni, dei quali quasi il 60% cittadini Ue (1,5 milioni). Con oltre 520 mila stranieri residenti a fine 2014, la provincia di Roma è al primo posto tra le province italiane, con il 10,4% del totale nazionale. In dieci anni il numero è più che raddoppiato.

Il sistema di accoglienza italiano per i richiedenti e i titolari di protezione internazionale continua a essere frammentato e comprende alla fine di luglio 2015: 4 Centri di primo soccorso e accoglienza (Cpsa); 10 di accoglienza per richiedenti asilo (Cara) e di accoglienza (Cda); la rete Sprar (Sistema di protezione per rifugiati e richiedenti asilo) e le strutture di accoglienza temporanea (Cas). In particolare, le persone accolte dalla rete Sprar sono passate da 7.823 nel 2012 a 22.961 nel 2014. Tuttavia a giugno 2015 si trovava nelle strutture di tale rete solo il 25% dei 78mila richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale accolti, mentre il 62% alloggiava in strutture di accoglienza temporanea.

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