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Il governo ha, infatti, deciso di introdurre l’insegnamento dell’educazione ambientale che diventerà una materia scolastica obbligatoria a tutti gli effetti. Si tratta di un’iniziativa congiunta del Ministero dell’Ambiente e del Ministero dell’Istruzione che verrà inserita dalla scuola dell’infanzia alla maturità, già a partire dall’anno scolastico che sta per iniziare.
«Il lavoro che ci ha visto impegnati per mesi», ha spiegato il sottosegretario al Ministero dell’Ambiente Barbara Degani, «parte proprio dai bambini e non poteva che essere così. Sono loro il nostro futuro e potranno a pieno titolo essere chiamati nativi ambientali. Io credo che comminare sanzioni, contemplare reati in ambito ambientale sia doveroso ma non sia sufficiente: è necessario intervenire con una politica di grande respiro, a lungo termine altrimenti il patrimonio che abbiamo a disposizione oggi non ci sarà più domani».
Ad accogliere con soddisfazione l’importante novità in tema di istruzione è la Lav (Lega Anti vivisenzione). «Si tratta di un avanzamento importante, che accogliamo con soddisfazione», ha commentato Giacomo Bottinelli, responsabile Lav Settore Educazione sottolineando però la necessità di introdurre anche una specifica educazione in materia di etologia comportamentale degli animali e del loro rispetto, come del resto già previsto nell’articolo 5 della Legge 189 del 2004 contro i maltrattamenti degli animali.
Sono nata ad Avezzano (L’Aquila) sotto il segno dell’acquario, il 18 febbraio 1981, e dal 2009 vivo a Montesilvano (Pescara). Socievole, chiacchierona e curiosa dalla nascita, ho assecondato questa naturale inclinazione laureandomi a 24 anni in Scienze della Comunicazione a Perugia e scegliendo il giornalismo come ragione di vita prima ancora che come professione. Dopo diverse esperienze come giornalista di carta stampata e televisiva, dal 2012 mi occupo di cronaca per il quotidiano abruzzese il Centro, oltre a curare diversi progetti come freelance. Tra le mie più grandi passioni, oltre alla scrittura, ci sono i viaggi, la fotografia e il cinema, che nel 2011 mi hanno portato a realizzare, come coautrice, un documentario internazionale sulla figura della donna nell’area del Mediterraneo. Dall’estate 2015 ho il privilegio di dirigere il portale Felicità pubblica. Indipendente, idealista e sognatrice, credo nella famiglia, nell’amore, nell’amicizia e nella meritocrazia e spero in un futuro lavorativo migliore per i giovani giornalisti che, come me, preferiscono tenere i sogni in valigia piuttosto che chiuderli in un cassetto.
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